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Il Blog di Dragan Bosnjak

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Postilla » Impresa » Il Blog di Dragan Bosnjak » Management » Mappare il flusso di valore

7 ottobre 2009

Mappare il flusso di valore

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Nella puntata precedente ho parlato di cosa sia il valore e lo spreco, il primo dei concetti fondamentali che definiscono il pensiero snello.

Il secondo di questi concetti, come definito nel già nominato libro di Womack e Jones “Lean Thinking”, è la mappatura del flusso di valore.

Cosa vuol dire mappare il flusso di valore?

Lo spiego con un esempio che può essere seguito e riconosciuto da tutti: è una ricetta! In pratica, la ricetta cosa vi dice:

  • cosa bisogna fare (e per chi – il cliente/consumatore)
  • quali ingredienti bisogna usare e in quale quantità (dove dobbiamo acquistarli)
  • in che modo bisogna preparare gli ingredienti (quali sono le fasi intermedie per trasformare gli ingredienti in ingresso nel pasto in uscita)
  • in che sequenza e con quali tempi bisogna fare le varie operazioni intermedie (ad es. far partire la macchinetta del caffè senza aver messo la cialda non darà un prodotto finale di buona qualità…)

Ecco, la mappatura del flusso di valore è una rappresentazione visuale del processo, ivi inclusi i fornitori, le fasi intermedie, la sequenza e i tempi per esse, e il cliente finale a cui il prodotto è destinato, e anche le informazioni e programmazione necessaria per eseguire correttamente e nei tempi previsti il compito. Penso che il riferimento migliore in assoluto per questo argomento è il libro “Learning To See” di Mike Rother e John Shook che potete acquistare presso la Lean Enterprise Institute.

Cosa si ottiene mappando il processo in questo modo? La consapevolezza visiva del processo. L’articolo sul valore e lo spreco insegna a vedere (a proposito, avete fatto i compitini che vi avevo chiesto?)…
Dopo aver visto con i propri occhi come funziona il vostro processo, è bene metterlo su carta, indicando tutte le fasi necessarie per arrivare dalla materia prima fino al prodotto finito (ossia scrivere la ricetta, se preferite, così ve la potete ricordare per i futuri usi…).

E non imbrogliate! Dovete mettere sia le attività a valore aggiunto sia i trasporti, magazzini e altri sprechi di cui vi ho parlato! Insomma, dovete descrivere il vostro processo così come è oggi.

Cosa vedrete una volta costruita la mappa del valore? Noterete che il vostro processo è pieno di sprechi… Le attività non sono tra loro collegate, ci sono magazzini intermedi dovuti alle sovrapproduzioni, il percorso del materiale non è lineare ma vengono fatte movimentazioni da tutte le parti in una sequenza non meglio definita ecc.

Non dovete stupirvi di questo fatto, è normale che sia così… Nel 99% delle aziende non si ha questa visione dell’insieme, dall’inizio alla fine…

E questa mappatura serve per aprirvi gli occhi sui possibili miglioramenti da fare nel vostro processo per eliminare gli sprechi. In base alla mappa iniziale andate a costruire una ipotetica mappa futura dove gli sprechi vengono eliminati. Come vi sembra questa visione ideale? Bella e impossibile, vero? Programmate poi gli interventi e date responsabilità alle persone per eseguire ciò che avete disegnato.

Arriviamo al compito di oggi: seguite il vostro processo dall’inizio alla fine e mappate le attività, i collegamenti, gli sprechi, i tempi, le quantità ecc. E poi tornate qui e ditemi le vostre scoperte… (e se non volete tornare qui, basta che ve le teniate a portata di mano). Andate poi a costruire una mappa futura migliore e usatela per guidare il vostro miglioramento… Non è difficile. Basta iniziare a farlo!

PS. Anche le ricette non vengono sempre bene al primo colpo (beati i fortunati…). Devono essere continuamente riviste, migliorate e modificate per farle diventare i “capolavori della nonna”… Quindi si passa da uno stato attuale dove non si ha l’esperienza ad uno stato futuro dove si diventa maestri (la nonna!). L’analogia con quello scritto sopra calza. Pensateci… ;)

Letture: 8672 | Commenti: 6 |
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6 Commenti a “Mappare il flusso di valore”

  1. fwspeek scrive:
    Scritto il 7-10-2009 alle ore 20:14

    Purtroppo sono a studiare questo post e non a mangiare un splendida pizza…
    grandi riferimenti…

  2. Dragan Bosnjak scrive:
    Scritto il 8-10-2009 alle ore 11:45

    Anzitutto, grazie per il commento e benvenuto!
    E’ stata una serata molto positiva in compagnia di persone speciali… Potrai leggere di più questa domenica sul mio blog personale…
    E i riferimenti sono quelli classici, da non mancare assolutamente. ;)

  3. This week on Postilla #4 — Encob Blog scrive:
    Scritto il 11-10-2009 alle ore 08:31

    […] torno alla solita rubrica settimanale di Postilla: questa settimana ho pubblicato il post Mappare il flusso di valore che, dopo il Valore e spreco, è il secondo dei concetti fondamentali di lean thinking (pensiero […]

  4. Marco Balsamini scrive:
    Scritto il 11-10-2009 alle ore 09:14

    Ammiro la tua capacità di rendere semplici (non banalizzandoli) i concetti del LT con questi tuoi esempi.
    Probabilmente i tuoi genitori, nel momento del tuo concepimento, hanno utilizzato il LEAN…

    Ringrazio nuovamente Ugo di averci segnalato il tuo blog !

  5. Dragan Bosnjak scrive:
    Scritto il 11-10-2009 alle ore 14:40

    Grazie a te per il commento e per i complimenti! Spero che continuerai a seguirmi anche in futuro, sia qui che sul mio blog personale dove gli articoli escono con una frequenza superiore (giornaliera)…

  6. glossario – Mappatura del flusso di valore (value stream mapping) | LeanValley scrive:
    Scritto il 16-3-2010 alle ore 02:32

    […] PS. Anche le ricette non vengono sempre bene al primo colpo (beati i fortunati…). Devono essere continuamente riviste, migliorate e modificate per farle diventare i “capolavori della nonna”… Quindi si passa da uno stato attuale dove non si ha l’esperienza ad uno stato futuro dove si diventa maestri (la nonna!). L’analogia con quello scritto sopra calza. Pensateci… [encob.net] […]

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