4 novembre 2009
Creare il sistema a trazione
Nei post precedenti ho parlato delle prime tre fasi fondamentali del pensiero snello: definizione di Valore e Spreco, Mappatura del flusso di valore e Creazione del flusso. Oggi parlo della quarta fase: Creazione del sistema a trazione (pull).
Cosa vuol dire sistema a trazione? Perché viene utilizzato?
La volta scorsa abbiamo visto che l’ideale sarebbe lavorare con il flusso continuo, dove il materiale e le informazioni procedono da una attività all’altra senza mai fermarsi, nei lotti di un solo pezzo alla volta. Ma questo non è sempre possibile da raggiungere. Ci possono essere vincoli di vario tipo che non permettono il flusso e prima di risolvere i problemi organizzativi (e qualche volta anche fisici) che lo impediscono, dobbiamo comunque organizzarci in modo tale da lavorare con meno sprechi possibili e con l’occhio attento ai bisogni del cliente (al valore…).
Per ovviare dunque a quanto esposto sopra, viene utilizzato il sistema a trazione (pull) che adesso andrò a spiegarvi in brevi linee.
In cosa consiste questo sistema?
Consiste nel prelevare – da parte dell’attività a valle (cliente) – dalla attività a monte (fornitore) solo quello di cui si ha bisogno in quel preciso momento e niente di più. E l’attività a monte poi produce esattamente ciò che è stato prelevato, e niente di più. In questo modo è il cliente a dettare ciò che deve essere prodotto e quando deve essere prodotto. E, come abbiamo detto, il valore per una organizzazione è ciò per cui il cliente è disposto a pagare in questo momento: quindi per lui valore è solo ed esattamente ciò di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno, nella quantità e con la qualità che richiede… E il nostro obiettivo è fornirglielo…
Pensate come esempio alla gestione dei supermercati (infatti, l’idea del sistema a trazione nasce proprio dall’osservazione da parte di Taiichi Ohno della Toyota di come funzionavano i supermercati americani…). Se lo osservate dal punto di vista organizzativo il supermercato è un posto dove il cliente:
- ottiene ciò di cui ha bisogno
- quando ne ha bisogno
- nella quantità di cui ha bisogno
- con la qualità che desidera
E una volta prelevato il materiale, in poco tempo gli scaffali vengono ripristinati nelle quantità originarie previste. Quindi, niente inventari esagerati, niente sovrapproduzioni, niente sprechi…
Questa stessa idea viene applicata nelle organizzazioni snelle: attraverso i cartellini (cosiddetti kanban) e il controllo visuale delle scorte e del programma della produzione, si riesce ad organizzare il collegamento tra tutte le varie attività nel ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. Organizzarlo in termini di scorte standardizzate, sequenze di lavorazione, chi deve fare che cosa, quando, quanto, a chi passarlo ecc.
Se volete avere qualche approfondimento sulla gestione del sistema a trazione potete visitare il mio blog e leggervi questi articoli: Cosa è kanban?, Approfondimenti sul kanban, Come si calcola il numero di kanban? e Cosa è un supermercato? in cui vengono spiegati i fondamenti della gestione e il modo pratico di farlo.
Se poi volete approfondire ancora di più, una risorsa molto valida è Creating Level Pull di Art Smalley, un workbook che si collega a quelli precedenti spiegati negli articoli passati.
Il vostro compito per oggi? Rispondermi, in funzione di quello che vi ho detto sopra, con gli esempi pratici delle situazioni in cui non è possibile realizzare il flusso continuo e in cui avete bisogno del sistema a trazione… Quindi ancora una volta il compito è quello di imparare ad osservare i processi, capirli e laddove il flusso continuo non è possibile instaurare il sistema a trazione…
Tutta la filosofia sta in questo: imparare ad osservare l’attuale e cambiarlo per il futuro migliore…
Scritto il 8-11-2009 alle ore 09:29
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