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Il Blog di Dragan Bosnjak

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Postilla » Impresa » Il Blog di Dragan Bosnjak » Management » Quali caratteristiche dovrebbero avere i nostri leader politici …

23 settembre 2010

Quali caratteristiche dovrebbero avere i nostri leader politici …

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…e non le hanno?

Da quando sono in Italia, quindi da una ventina d’anni, ho osservato con attenzione il comportamento dei politici. E sono sempre rimasto deluso e qualche volta anche sorpreso dalla mancata coerenza tra quello che promettono e quello che realizzano dopo essere stati eletti.

Tutti generalmente promettono un benessere all’intero paese, poi realizzano il benessere solo per se stessi e per i loro vicini, mentre il paese continua ad andare peggio di quanto andava prima… E la stessa storia si ripete sia che vengano i governi di destra, di sinistra, di centro…

Questa mancata coerenza mi ha fatto ricordare un bel libro che ho letto tempo fa, Good to Great, di Jim Collins. In questo libro l’autore aveva fatto la ricerca tra più di 1400 aziende quotate in borsa in un periodo di tempo superiore di 15 anni consecutivi, ed ha filtrato 11 aziende che avevano fatto risultati nettamente migliori rispetto alla media, più di 5 volte migliori. Quindi, sono diventate da aziende buone, delle aziende grandissime. Ed è andato a scoprire i motivi che le contraddistinguevano da altre aziende sempre alle stesse condizioni di mercato e nello stesso periodo temporale. Non si tratta di aziende grosse, e neanche tanto famose. Ma queste aziende avevano in comune alcuni tratti che possono essere confrontati con le caratteristiche che dovrebbero avere i nostri leader politici odierni, e non hanno purtroppo…

Di quali caratteristiche si tratta?

Prima caratteristica è leadership a livello 5

Cosa vuol dire livello 5? Osservate l’immagine sotto:

5levelhierarchy

Livello 5 vuol dire essere un esecutivo, in cima alla gerarchia. Quali sono le caratteristiche di questo livello 5? Una grande umiltà personale unita alla enorme carica e ambizione professionale. Quindi, sono ambiziosi soprattutto per la loro organizzazione, e poi per loro stessi. Questo loro altruismo per l’organizzazione gli fa sviluppare i loro successori con le caratteristiche e capacità simili. Non sono persone appariscenti, non gli piace farsi vedere nel pubblico, non gli piace essere adulati.

Secondo voi, i nostri politici appartengono a questa categoria? Io direi che sono più, se voglio essere buono, al livello 4: grande capacità professionale unita al grande ego… Pensano prima a loro stessi e poi all’azienda Italia di cui dovrebbero teoricamente occuparsi…

Caratteristica 2: Prima scegliere collaboratori migliori, poi capire cosa è da fare per far rendere l’organizzazione

Prima di andare a trasformare una organizzazione, essi scelgono i migliori collaboratori possibili, e poi insieme a loro sviluppano le strategia sul dove portare l’organizzazione.

I nostri leader a livello 4, egoisti ma molto capaci, si circondano invece di persone che gli leccano i piedi e li portano sul piedistallo, come dei re. Persone meno capaci che, una volta che il carisma del leader non c’è più (si ritirano dalla politica…), non sono in grado di portare avanti le idee dei leader allo stesso modo…

Capacità 3: Confrontare i fatti più brutali ma mai perdere la speranza

La realtà quotidiana è piena di problemi di vario tipo. E questi continuano ad accumularsi man mano che passa il tempo, se non vengono affrontati in maniera seria. I leader a livello 5 fanno venir fuori tutti i problemi, li affrontano insieme alle loro squadre capaci e crescono nel processo. Vogliono conoscere la verità, pessima che sia al momento attuale… Vogliono i fatti, e non le parole. Pensate ad un grandissimo leader politico del livello 5, Winston Churchill, che disse in uno dei peggiori momenti per la Gran Bretagna della II guerra mondiale:

Noi siamo risoluti a distruggere Hitler e ogni residuo del sistema nazista. Per farlo, niente ci fermerà. NIENTE! Non scenderemo mai ai patti con Hitler o la sua gang. Lotteremo contro di lui a terra, nel mare, nell’aria. Fino a quando non libereremo il mondo della sua ombra.

Ma, dopo aver detto queste parole, voleva sapere tutti i fatti del fronte in tempo reale. Voleva sapere la verità, i fatti, per poter prendere le giuste decisioni. E alla fine è riuscito nella sua missione.

Cosa ne pensate dei nostri politici? Parafrasando la famosa canzone: Parole, parole, parole… E basta… Chi di loro pensa all’Italia e al benessere dei cittadini? Nessuno coi fatti, solo a parole…

Capacità 4: Unione tra passione per il lavoro, diventare migliori in qualcosa, ed avere un ritorno economico da questa attività

Questi leader sono capaci, attraverso l’esame di fatti, a capire in cosa possono essere migliori nel mondo, di cosa hanno passione intrinseca, e che gli dà anche un ritorno economico. E sono capaci di sviluppare le strategie per stare all’intersezione di questi tre cicli, della passione, economia e grandezza.

I nostri politici invece hanno la passione per il denaro, non gliene importa niente se l’Italia non diventasse migliore in qualcosa, e si preoccupano solo del proprio portafoglio… Tanto sono lì per pochi anni e quindi bisogna sfruttarli produttivamente per la propria famiglia e le future generazioni… L’Italia, tanto, andrà avanti lo stesso (ne siamo proprio sicuri…?).

Capacità 5: Cultura della disciplina

Che si auto-sostiene nel tempo, all’interno dei tre cerchi del punto precedente che ne definiscono la strategia. Sono molto importanti le cose da smettere da fare in quanto fuori dalla strategia, oltre a quella da fare per portare avanti la stessa.

I nostri politici? Ma se non definiscono neanche la strategia, come possiamo aspettarci la disciplina…

Capacità 6: Acceleratori tecnologici

Pensate che la tecnologia sia la risposta a tutto? Che, se avete delle nuovissime tecnologie potrete dominare la vostra nicchia di mercato?

Purtroppo per voi, la risposta è no… La tecnologia deve essere utilizzata all’interno del vostro quadro strategico, per migliorare i processi della vostra organizzazione.

E quando i nostri politici saltano sulle nuovissime tecnologie per dare un servizio al cittadino, state sicuri che gran parte di questi servizi dopo un pò non funzionerà… Perché non vengono studiati per migliorare la vita delle persone, solo per burocratizzarla ancora di più. Come se non bastasse quello che già abbiamo…

Conclusione

Quando è che in Italia vedremo i leader politici con le caratteristiche del livello 5?

Che sono umili? Che sono professionali? Che pensano all’Italia e non a se stessi? Che non vogliono apparire ma fare? Che hanno la passione per l’Italia? Che scelgono e sviluppano i collaboratori capaci che continuano la loro visione quando loro vanno via? Che affrontano e risolvono veramente i problemi, anche quelli più difficili? Che pensano al benessere economico del paese nelle generazioni future? Che sono disciplinati? Che usano la tecnologia in maniera sensata? Che il nostro governo diventi un esempio di lean government?

Che fanno diventare l’Italia un modello per tutti?

Risposta: probabilmente mai, ma è bello sognare…

Letture: 12036 | Commenti: 6 |
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6 Commenti a “Quali caratteristiche dovrebbero avere i nostri leader politici …”

  1. Giancarlo Marafini scrive:
    Scritto il 24-9-2010 alle ore 10:50

    Mi sembra troppo facile e non mi convince, purtroppo un Paese non è un’azienda, il Consiglio dei Ministri non è un CDA e i Cittadini non sono Azionisti e il Parlamento non è la l’Assemblea degli Azionisti. La politica dovrebbe rispondere a logiche diverse o comunque avere obiettivi diversi da quelli di un’impresa ( sopravvivenza, crescita, profitto) ed è la qualità degli “uomini tutti” che fanno parte del Sistema Paese che determina la qualità dei politici che ( direttamnte o indirettamente) scegliamo.
    Grazie comunque per l’attento stimolo alla riflessione su un tema così importante e haime! trascurato.

  2. Castorp scrive:
    Scritto il 24-9-2010 alle ore 15:19

    Il problema non riguarda solo l’Italia ormai in occidente la cancrena dell’arrichimento è molto diffusa.In Italia la situazione è grave perchè riguarda un intero popolo.I politici sono la proiezione dell’immagine di un popolo.Ad esempio,
    basta guardare Napoli,la camorra incendia i veicoli per impedire lo smaltimento dei riufiti,una classe politica e una cittadinanza onesta,dovrebbe essere solidale con le forze dell’ordine invece,l’opposizione protegge i poveri cittadini che si “ribellano”a cosa non si sà e i cittadini fanno finta di non vedere..Non credo che questo stato di cose possa continuare.

  3. Walter Sala scrive:
    Scritto il 25-9-2010 alle ore 10:00

    Non mi pare che altri paesi brillino per la qualità dei loro politici. In realtà la gestione del consenso non passa per la competenza ma per la capacità di convincere grandi masse che chi stà comunicando con loro è affidabile e risponderà ai loro bisogni.
    Qualcuno ha detto che il peggior politico è meglio del suo migliore elettore..
    Pertanto più che una generalizzazione del comportamento dei politici ( che per altro non sono tutti uguali) si indaghi sul perche delle scelte del singolo elettore e del perchè vota o è costretto a votare opure vota con convinzione un compagine che consentirà l’elzione di un candito.

  4. dante scrive:
    Scritto il 27-9-2010 alle ore 12:14

    Ritengo molto interessante il contributo.
    E’ vero che abbiamo i politici che (forse) ci meritiamo.
    Ma è possibile averne di diversi?
    All’interno di un partito se uno si schiera per esempio per il contenimento dei costi della politica (concretamente e senza fare pubblici proclami) verrà sicuramente emarginato, questo anche a livello locale.
    Il problema è che i partiti attuali sono delle strutture impostate sul “carisma” (presunto)dei leaders; quando uno “canta fuori dal coro” l’unica via che gli si offre è la porta di uscita, in modo più o meno garbato.
    Quindi il vero fenomeno cui stiamo andando incontro è discutere se i partiti siano ancora strutture adeguate a “veicolare” il sistema democratico.

  5. Dragan Bosnjak scrive:
    Scritto il 28-9-2010 alle ore 10:39

    Grazie a tutti per i commenti. Vorrei solo aggiungere qualche osservazione personale.
    @Giancarlo: non sarei d’accordo che lo stato non debba essere visto come una grande azienda, anzì, penso proprio che sia una grande azienda, che ha bisogno di persone che la sappiano gestire e far migliorare nel tempo… I politici generalmente provengono da altri tipi di scuola (scienze politiche generalmente) che non gli insegnano la gestione ma gli insegnano a parlare, e infatti, fanno solo quello… Lo stato deve essere gestito e migliorato, come succede in tutte le aziende del mondo che si rispettino. Questo è la mia opinione personale…
    @Castorp e @walter: il problema infatti non è solo in Italia. La mancanza di gestione negli stati è presente in tutti i paesi del mondo, ma è enfatizzato soprattutto nei paesi che non hanno un ricambio periodico della classe politica, come l’Italia. I nostri politici, una volta che si fanno il nome, restano ai loro posti anche per 30-40 anni e, se non sono capaci di gestire, diffondono le loro ideologie alla gente per un periodo di tempo così lungo… A me sembra una cosa fuori di testa. Infatti, raramente si vede qualche politico che si toglie dalla carica da solo perché capisce che sta facendo più danni che altro… In altri paesi queste cose succedono ed è probabilmente per questo che, generalmente, funzionano meglio che l’Italia, nei servizi al cittadino…
    @Dante: la domanda: E’ possibile averne di diversi? secondo me ha una sola risposta: NO. Perché no? Perché in Italia va al potere chi è più egoista e accentratore degli altri e riesce a plasmare la sua personalità tra la gente che lo vota. Uno che ha un pò di umiltà viene schiacciato da questi personaggi. E per questo non si candida neanche, perché sa già dove andrebbe a finire…
    Forse la cosa migliore sarebbe non andare neanche a votare, fino a quando qualcuno non presenti un programma di Governo serio e dettagliato e coinvolga la gente nell’aiutargli a realizzarlo… Penso che questo qualcuno faremo fatica a vederlo ancora per tanti anni…

  6. Paolo Quaglia scrive:
    Scritto il 29-9-2010 alle ore 12:17

    E’ vero che lo Stato dovrebbe essere visto come una grande azienda però sono opportuni dei distinguo.
    Obiettivi: non certo il profitto ma il miglior servizio
    Risorse: i soci intervengono sulla base di
    progetti ed aspettative – il contribuente ha qualche scelta?
    Ma la questione di fondo è che la Politica dovrebbe indirizzare la macchina dello stato
    verso obiettivi che siano compatibili con le
    risorse che il paese può ragionevolmente mettere in campo effettuando delle scelte che solo il
    buonsenso può aiutare a compiere.
    Poi è ovvio che l’apparato debba rispondere ai requisiti della grande azienda in termini di
    dirigenti capaci, impiegati solerti, idonea organizzazione.
    E poi l’abbiamo un politico che ha formato una grande azienda, ma cosa ha potuto fare per l’Italia?

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